giovedì 25 giugno 2015

jane eyre - di Charlotte Brontë

TRAMA: Jane Eyre è una bambina orfana, che, ripudiata dai pochi parenti che ha, finisce in una scuola di carità dove impara ad usare l'immaginazione per sfuggire alla disciplina mentale e corporale impostale. Trova nelle letture e nel disegno i modi per sfuggire alla quotidianità... e cresce fino a divenire maestra all'interno di quello stesso collegio. Ma l'occasione di iniziare a vivere, seppur a 18 anni, arriva con il lavoro presso Thornfiel Hall, come istitutrice della pupilla del misterioso Mr Edward Rochester. L'incontro con il padrone è un vero e proprio scontro... l'uomo è da subito burbero, chiuso, inquieto ma i colloqui serali a cui si dedicano deliziano entrambi fino a  creare un legame. Jane sente nascere un'ammirazione e un sentimento molto forti per quell'uomo che, pur se brutto, diventa accogliente e bello ai suoi occhi. Ma un segreto rischia di far tremare le fondamenta del suo essere e di tutte le persone che vivono a Thornfield. Riuscirà Jane a risorgere dalla forte delusione, a ritrovare sé stessa altrove, e a volare libera e felice?

IL MIO COMMENTO: ammetto che ho fatto davvero molta fatica a staccarmi da questo libro. Ho impiegato molto tempo a finirlo, e il motivo risiede nella complessa struttura e nella capacità unica della Bronte di tessere una trama, dei personaggi e degli ambienti veramente avvolgenti. Così, per la prima volta in vita mia sono stata profondamente combattuta tra la voglia di terminare il libro e il non volerlo abbandonare. Ogni volta che andavo avanti nella lettura, mi fermavo e finivo con il tornare indietro per rileggere e rivivere alcune parti che mi avevano profondamente toccata.
Dunque, mi scuserete se mi permetto di dedicare a questo libro maggior spazio di quanto ne abbia dedicato ad altri, vero?

LO STILE:  Ho trovato le ambientazioni davvero interessanti, intriganti: la Bronte non si perde in dettagli abbaglianti, piuttosto rende tutto freddo, misterioso, dalle atmosfere quasi gotiche. La scuola in cui cresce Jane Eyre, Thornfield, i campi, il paese, tutto ha colori scuri, nebbiosi e freddi... e sembra di vederli, di toccare con mano quelle rocce, di sentire quel freddo pungente, di avvertire quella mancanza di vita in certi momenti. L'idea poi di scrivere il romanzo in prima persona è assolutamente moderna: ci troviamo di fronte ad una specie di memoriale, in cui il punto di vista unico rende indecifrabili molti comportamenti, agganciandoci con le nostre speranze, i nostri dubbi e i nostri desideri. I dialoghi sono una parte fondamentale nella storia: sono ricchi, corposi, profondi, e rendono perfettamente le menti acute che li generano.

I PROTAGONISTI:
Jane Eyre è senza dubbio una donna forte. Chiusa nella sua estetica poco appariscente, nel suo corpo minuto, magro, emaciato, nasconde una forza d'animo notevole. E proprio grazie a quella forza d'animo, Jane Eyre conserva una mente profonda, matura, corposa nonostante la sua giovane età. Interessante l'idea realistica che la protagonista cerca di mantenere su sé stessa per tutto il romanzo: sa di avere una fervida immaginazione e un'ottima inclinazione alla cultura, all'arte e al dialogo, eppure non ostenta mai tutto questo. Piuttosto nota i propri difetti, e sa quanto questi possano allontanarla dall'oggetto di quell'improvvisa passione che sente nascere,  il "padrone" di Thornfield. Ha forza Jane, forza da vendere ed è proprio per questa che la ritengo una delle donne più affascinanti della letteratura. Complessa e affascinante.

Ammetto che mi sono avvicinata a Mr Edward Rochester con titubanza... insomma, non esiste lettrice di classici che non abbia una cotta per il Mr Darcy Austeniano di Orgoglio e Pregiudizio, e in genere chi ha apprezzato quel personaggio non può non misurare con esso ogni altro protagonista letterario.
Ma ammetto che questo Rochester ha, a gusto mio, una marcia in più. Non è bello, non ha un aspetto particolarmente intrigante... anzi, persino agli occhi di Jane Eyre è un uomo dalle sembianze "brutte"... eppure il suo carattere chiuso, il suo modo strano di giocare con le parole, i suoi dialoghi profondi, il suo fare sicuro, il suo sguardo penetrante, e il suo desiderio di ricostruire un'esistenza più pura ed elevata rispetto alle delusioni vissute in passato, gli conferiscono un fascino unico. Un uomo tutto d'un pezzo, che nasconde i propri sentimenti, che preferisce esporre una scorza dura anziché l'animo buono e gentile che lo anima, un uomo capace di forti sentimenti e pazzie ma che nasconde ogni cosa sotto le sembianze della semplice cortesia e del rapporto amichevole. Eppure sa emozionarsi, nonostante si diverta quasi a nascondersi, a sfruttare le apparenze per chiudersi e non permettere a nessuno di conoscerlo davvero, a nessuno tranne Jane, che con la sua acutezza e nobiltà d'animo, lo cattura.

FRASI CHE HO AMATO:

"Se quello straniero mi avesse sorriso, si fosse mostrato cortese con me, ringraziandomi per le mie offerte, avrei continuato la via senza esser tentata punto di ripetere le domande." - Jane

"Temete che il vostro sorriso sia troppo allegro, la vostra parola troppo pronta, i vostri movimenti troppo lesti. "Ma spero che presto imparerete ad essere più spontanea con me, perché mi è impossibile di non essere tale con voi; allora i vostri movimenti e i vostri sguardi saranno più vivi e più variati. Talvolta svolgete intorno a voi un colpo d'occhio curioso come quello dell'uccello che guarda attraverso la sbarra della gabbia; sembrate un prigioniero irrequieto e risoluto, che, se fosse libero, volerebbe fino alle nubi" - Edward

"Non avete mai provata la gelosia, non è vero, signorina Eyre? Bella domanda, se non conoscete l'amore! "Dovete provare questi due sentimenti; la vostra anima dorme; non ha ricevuto ancora l'urto che deve destarla" - Edward

"La sua presenza in una stanza era più confortante per me che un buon fuoco. Però non aveva dimenticato i suoi difetti, non poteva dimenticarli.... e mi apparivano continuamente." - Jane

"Non avevo voluto amarlo, avevo fatto quanto stava in me per cacciare dal mio cuore le prime illusioni dell'amore, ma appena lo rivedeva tutte le impressioni si ridestavano in me con nuova forza. Egli si era impossessato dei miei sentimenti e mi costringeva ad amarlo senza neppur badare a me." - Jane

"Incontrate qualcuno, come e dove poco monta; voi trovate in questa persona le belle e brillanti qualità, che avete cercato invano per venti anni, natura sana e fresca, che nulla ha ancora contaminato. "Vicino a lei voi rinascete alla vita, vi rammentate i giorni migliori, provate sensi più elevati, sentimenti più puri; voi desiderate incominciare una vita nuova, e per il resto dei vostri giorni esser degno del titolo di uomo" - Edward

"Mi par di avere nel cuore una corda invisibile, legata forte forte a un'altra simile, collocata nella corrispondente parte del vostro essere. Se un braccio di mare e duecento miglia di terra debbono separarci, temo che questa corda, che ci unisce, si strappi, e che la ferita sanguini internamente. Voi, però, mi dimenticherete." - Edward

"Credete che possa rimanere non essendo nulla per voi? Credete che sia un automa? Credete che sopporterei di vedermi strappato di bocca il mio pezzetto di pane, e allontanata dalla bocca la mia goccia d'acqua vitale? Credete, perché son povera, oscura, brutta, piccina, che non abbia né anima, né cuore! E se Iddio mi avesse fatta bella e ricca, avrei resa amara per voi la separazione, come è ora per me" - Jane

"Non sono un uccello e non son caduta in nessuna rete; sono un essere libero, con una volontà indipendente, che ora esercito lasciandovi." - Jane

Mi fermo qui... dicendovi solo... LEGGETELO!!!
Sarà una grande emozione ad ogni pagina.. Forse il libro migliore che io abbia mai letto.

sabato 6 giugno 2015

Intervista rilasciata su FATTIIFATTITUOI

Che effetto fa essere intervistati? Beh, strano, molto strano, almeno per me.
E scambiare qualche parola con la gentilissima Alessandra Rinaldi è stata davvero un'esperienza incredibilmente emozionante!

Vi va di dare una sbirciatina all'intervista che ho rilasciato sul suo blog?



http://fattiifattituoi.blogspot.it/2015/06/mary-smith-il-mondo-di-una-giovane.html